Giovani: al via Yif, scuola e lavoro a confronto

Toccafondi, c'è ancora molto da fare per metterli in contatto


(ANSA) - ROMA, 28 SET - Una scuola, luogo principale delle

politiche attive, dove far sviluppare ai giovani competenze e

conoscenze. Parte da qui l'VIII edizione dello Young

International Forum, che ha aperto oggi i lavori.

"Rispetto ai dati scioccanti della dispersione scolastica e

della disoccupazione giovanile (stiamo al 36%) ce ne sono altri

- ha sottolineato Gabriele Toccafondi sottosegretario Ministero

dell'istruzione - su cui dobbiamo ragionare: oggi Unioncamere ci

ricorda che circa 60mila aziende cercano profili specializzati e

qualifiche medio alte. Il che significa che c'è ancora molto da

fare per mettere in contatto la scuola con la realtà

lavorativa". Il sottosegretario ha poi ricordato il ruolo degli

Its in Italia: "raccogliamo risultati positivi in questo campo.

Sono circa 92 le Fondazioni presenti in questo momento e circa

6mila corsisti. Dopo il primo triennio di prova abbiamo visto

che l'80% dei ragazzi, che ha partecipato agli Its ha trovato

lavoro, un lavoro coerente con il proprio titolo di studio".

Punta sull'alternanza scuola lavoro, Luigi Bobba,

sottosegretario Ministero del Lavoro. "L'alternanza scuola

lavoro sta entrando anche nella quotidianità delle nostre

scuole, come accade ormai da tempo in altri paesi europei con il

sistema duale, che porta alla creazione di percorsi che creano

integrazione tra attività scolastica e attività produttiva". "In

questo percorso un ruolo importante lo ha avuto il programma

'Garanzia Giovani', grazie al quale circa 400mila giovani hanno

avuto l'opportunità di poter frequentare un tirocinio o di

avvicinarsi al lavoro".

"Quello che a noi interessa è capire quale sarà il futuro che

il ragazzo immagina, il lavoro che vorrebbe fare. Per poi capire

che tipo di vita avrà. Un orientamento che secondo noi della

Fondazione Italia Orienta dovrebbe cominciare dalle scuole

medie, perché per questo genere di attività non è mai troppo

presto", ha concluso Mariano Berriola, presidente della

Fondazione educativa "Italia Orienta", promotrice dell'evento.

(ANSA).