L’orientamento universitario non può finire con il PNRR. È questo l’appello lanciato da Stefano Ubertini, rettore dell’Università della Tuscia, durante il panel dello Young International Forum moderato da Mariano Berriola, direttore del Corriere Università e Lavoro.
“Serve mantenere il finanziamento all’orientamento anche dopo il Pnrr. Il finanziamento è solo una goccia nell’oceano che è il bilancio dello Stato, ma è fondamentale per partire dalle scuole e sostenere il percorso di orientamento”, ha detto Ubertini intervenendo al panel “Politiche dell’orientamento: quale futuro dopo il PNRR?”
“Spero la politica ci ascolti. Noi dobbiamo aumentare l’orientamento a partire dalle scuole, ed è fondamentale che il finanziamento rimanga”, ha spiegato Ubertini che poi, rivolto agli studenti ha continuato: “Non smettete mai di studiare, sarebbe un disastro per la vostra generazione. Il Pnrr ha restituito dignità al tema dell’orientamento, rendendolo parte integrante del percorso formativo. La crescita culturale della popolazione è la crescita del Paese. L’obiettivo di orientare un milione di studenti va proprio in questa direzione”.
[…] Mentre Luca Mallia, delegato all’orientamento dell’Università del Foro Italico, ha sottolineato come l’orientamento “viene fatto dai licei sportivi, agli istituti tecnici e professionali, fino alle piccole isole e finanche nelle carceri”. “La scuola è ovunque e deve pensare al futuro dei ragazzi, orientare significa anche partire dai più giovani”, ha spiegato Concetta La Rocca, coordinatrice del modulo Next Generation presso l’Università Roma Tre.
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